Inachis io L.

Ordine: Lepidotteri
Famiglia: Ninfalidi
Nome comune: Vanessa io, Occhio di pavone, Pavone di giorno

di Stefano Bossi





 
La Vanessa Io deve il suo nome a Io, sacerdotessa di Giunone, che per la sua eccezionale bellezza attirò l’attenzione e gli sguardi di Giove. Il nome attribuitole è davvero azzeccato, in quanto si tratta di una delle più belle farfalle nostrane, dalla rispettabile apertura alare di 55/60 mm.

Le sue ali presentano superiormente uno splendido colore di fondo rosso mattone vellutato con gli angoli anteriori ornati da quattro grandi macchie variopinte a forma di occhio. Queste decorazioni hanno una tipica funzione protettiva contro i predatori in quanto, aprendo improvvisamente le ali e mostrando gli ocelli multicolori, l’eventuale nemico viene spaventato.

La parte inferiore è invece nerastra, per facilitare il mimetismo quando la farfalla è posata su tronchi o superfici scure.
Il bruco, che è di un colore nero vellutato con puntini bianchi e numerose spine dorsali, vive nutrendosi delle foglie delle ortiche e trascorre gran parte dello sviluppo vivendo in comunità anche numerose;solo dopo l’ultima muta, infatti, si allontana dagli altri per trascorrere solitario l’ultima fase di accrescimento prima di incrisalidarsi.

La Vanessa Io è diffusa in tutta Italia dalla pianura fino ai 2000 m. di altitudine, frequentando zone aperte e radure, ma non disdegnando i giardini cittadini dove vola sui fiori o si posa al sole lungo viali e sentieri. 
E’ una delle poche specie che non ha subito notevoli danni dal continuo estendersi delle attività umane poiché, nei terreni incolti e umidi, le ortiche prosperano tuttora rigogliose.Il suo periodo di volo è particolarmente lungo in quanto gli adulti dell’ultima generazione sono in grado di svernare, ricercando dei ripari dove poter trascorrere la stagione fredda in stato di ibernazione, svegliandosi solo nelle giornate più calde e soleggiate.

Specialmente lungo i litorali non è infatti raro vedere volare, in pieno inverno, quando la temperatura lo permette, alcuni esemplari di queste splendide farfalle. Già a febbraio/marzo sono perciò tra le più precoci a comparire, per rendere più piacevoli le prime tiepide giornate primaverili. Seguono poi una o più altre generazioni nel corso dell’estate.