Papilio hospiton

Testi di Antonio Karabatsos, foto di Salvatore Spano e Stefano Bossi


Il Papilio hospiton, endemico di Corsica e Sardegna, è protetto CITES  ed è minacciato, nel proprio areale, principalmente dal pascolo intensivo di ovini e bovini.

Per impedire che gli animali si cibino della specie tossica di cui si nutre la larva (Ferula sp.), infatti, nonostante i divieti si utilizza la tecnica di bruciare i pascoli, per estirpare tali piante. Il risultato è che le colonie vengono distrutte, poichè, naturalmente, solo l'insetto allo stato adulto può fuggire al fuoco.

Nella foto dell'habitat si può intravedere uno steccato, che, con tutta probabilità, delimita proprio un pascolo. 

La farfalla vola da maggio a luglio fino a circa 1200 metri d'altezza, e la larva si nutre sulle foglie di ombrellifere del genere Ferula.

 

Mesi I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII
Ovo                    
Larva                  
Pupa      
Imago                  

 

La stagione invernale viene passata nello stadio pupale.
Sono possibili  delle ibridazioni in natura tra P. machaon e P. hospiton. Gli esemplari nati dall'incrocio risultano comunque sterili.

Si ritiene che il P. machaon si sia diffuso nell'isola successivamente all'isolamento geografico che ha portato alla formazione della specie "hospiton".

 

 

 

 

 

 

 

 

Un habitat classico del Papilio hospiton, caratterizzato dalla destinazione a pascolo

I colori della macchia sarda non finiscono di stupire

Esemplare adulto ad ali spiegate

Copula di P. hospiton

Una crisalide appena formata